In questi anni, Sipari Sociali si è arricchito sempre di più di nuovi aspetti e di nuove sfaccettature; infatti se, nei primi anni, l’allestimento dello spettacolo e la partecipazione ai laboratori propedeutici erano il fulcro dell’azione degli educatori e degli artisti, ora lo scopo principale di questo sviluppo è il creare un percorso formativo completo.
In particolare si prevede:
LA SCARPETTA PERDUTA LIBERAMENTE TRATTO DA “LA CENERENTOLA”
di G. Rossini
Il soggetto, ovviamente, è quello celeberrimo; Rossini, però, non trovandosi a suo agio in mezzo a magie e prodigi vari, ne vuole fare una storia edificante, basata sulle doti morali della protagonista piuttosto che sull’incantevole scenografia di zucche trasformate in carrozze, topolini che diventano cavalli, scarpette di cristallo, cenci laceri mutati in vestiti d’oro e d’argento. Scompare quindi la fata e al suo posto compare il filosofo e maestro Alidoro; eliminata d’altronde anche la matrigna in favore di un patrigno, Don Magnifico, altrettanto malvagio benché ridicolo e goffo. Restano le sorellastre e naturalmente il meraviglioso principe, aiutato però dal cameriere Dandini, che è il vero buffo della situazione.
La rivisitazione dell’opera che portiamo in scena ha come obiettivo ultimo quello di sottolineare valori positivi e promuovere la bontà d’animo e l’innocenza rispetto alla ricchezza ed alla bellezza, questo è il live motive dell’opera, quanto mai attuale nella società moderna e nella realtà quotidiana dei ragazzi.